Stanchi di ascoltare il blues? Bene, oggi facciamo una piccola deviazione verso il country.
Roy Rogers è senza ombra di dubbio il mio chitarrista slide preferito, nonché uno dei primi musicisti blues che mi sia piaciuto veramente: a differenza di tanti altri, che hanno necessitato di un ri-ascolto più attento, Roy alle prime tre note mi aveva già catturato.
Norton Buffalo, invece, non mi ha mai colpito più di tanto: musicalmente parlando, siamo distantissimi. Ciò non significa che non l’abbia mai ascoltato, semplicemente non ho mai avuto la voglia di approfondirlo, pur apprezzandolo come armonicista.
Ed oggi, pentito e contrito, mi accingo a scrivere questo articolo.
Sono entrato in possesso di questo disco circa un mese fa, prima di partire per il solito giro di concerti. Dopo essermi accorto di non avere niente di nuovo da ascoltare in macchina, mi sono fermato in un negozio e, nella marea di proposte che già possedevo, ho trovato anche il cd in questione.
“Ok“, ho pensato, “si vede che è giunto il momento di ascoltare Norton Buffalo. Male che vada mi godo Roy Rogers“.
Sono salito in macchina, ho inserito il cd nel lettore ed è nato un amore.
Ovvio che Norton Buffalo resta comunque lontano dai miei gusti, ma questo disco è una favola. Una gioia per le orecchie!
Tralasciando la chitarra di Roy, eccellente come sempre, ho apprezzato moltissimo lo studio svolto su ogni canzone. Questi due musicisti sono stati creati per suonare insieme, viaggiano in simbiosi dalla prima all’ultima nota, ed il risultato finale di questo lavoro è incredibile!
Analizzando l’armonica singolarmente, qui troviamo di tutto: ritmica, gusto, controllo del suono pazzesco, virtuosismo al servizio del brano e non dell’armonicista (e di questo parlerò meglio in un prossimo articolo), fraseggi e melodie così raffinate da ricordare quasi un violino.
Amanti del blues acustico, del country e del blues (ci sono dei bluesettoni fighissimi, nonostante la sonorità generale sia smaccatamente country) acquistate questo disco e godetevelo. Se è riuscito a sconfiggere i miei pregiudizi significa che si tratta veramente di un capolavoro.
Nota tecnica per gli armonicisti: ascoltate quanto sia frequente l’uso delle ottave, per dare maggior corpo all’armonica.
Ottima soluzione per rinvigorire un po’ il suono scarno di un duo chitarra/armonica.
Pingback: Armoniche & Dinosauri! – Nick "Tigerboy" Righele
Pingback: Armoniche & Dinosauri – Nick "Tigerboy" Righele