Di Fabio Treves potrei parlare per ore: mi ha trasmesso l’amore per il blues e per l’armonica, mi ha seguito e supportato nei primi passi nel mondo della musica dal vivo (letteralmente… lo tormentavo continuamente con richieste di consigli e pareri sulle mie “performance” live) e ogni volta che ci sentiamo è come se stessi parlando con un secondo papà.
Ricordo la prima volta che gli scrissi una e-mail, sicuro che non mi avrebbe risposto: lui era ed è tuttora un pilastro della musica italiana e mai mi sarei immaginato di ricevere una risposta in cinque minuti, proponendomi di incontrarci. Da allora abbiamo continuato a vederci e a sentirci, e ogni volta mi insegna qualcosa con una semplicità disarmante.
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