“From The Cradle” di Eric Clapton è uno degli album che più hanno influenzato il mio modo di suonare.
Di questo disco mi piacciono visceralmente tutte le canzoni, non ce n’è una a parer mio che non sia degna di essere ascoltata almeno un paio di volte al giorno.
La band è formata da tutti ottimi musicisti e ad accompagnare Clapton c’è uno degli armonicisti che prediligo: Jerry Portnoy.
Grazie ad una sua particolare caratteristica che non sono riuscito a riscontrare in molti altri, Portnoy si è guadagnato un posto nel mio podio.
Molti di voi sanno che odio i passaggi veloci, le note sparate a mitraglia, i virtuosismi buttati lì solo per dimostrare al pubblico quanto si è bravi (di solito quando insegno faccio anche degli esempi con nomi e cognomi, ma qui voglio essere politically correct e quindi sto zitto).
Jerry, invece, suona sempre e solo quello che serve: ho praticamente tutti i suoi dischi e non ha mai fatto una nota in più del necessario. I suoi assoli, anche se li senti una volta, ti restano in testa per giorni: è un po’ come leggere gli aforismi di Oscar Wilde.
In questo disco Portnoy non suona molto, è presente solo in sette canzoni, ed è un accompagnatore fantastico. Amo come suona in terza posizione su “Third Degree”, adoro come spicca con forza su “Goin’ Away Baby” e “Standin’ Around Crying” ma, come ho detto prima, è perfetto ovunque.
Da Jerry ho “rubato” soprattutto due cose: lo stile semplice e incisivo e le sonorità elettriche. O almeno, ci tento!
Confesso che all’inizio questo armonicista non mi piaceva molto, lo consideravo troppo semplice e non riuscivo più di tanto a capirlo. Poi, studiando i suoi fraseggi, mi sono reso conto che non era poi così semplice come voleva far credere. Anzi.
Provate ad ascoltarlo e ricordatevi che questo armonicista ha suonato per molti anni prima con Muddy Waters e poi con Eric Clapton. Se questi due mostri sacri della musica hanno scelto lui, un motivo ci sarà!
Salve -ho conosciuto Jerry Portnoy al suo workshop nel Festival di Trossingen 2009 e diceva proprio che chitarra ,batteria,piano suona sempre,harmonica no,un aneddoto quando arrivava Jonny winter nella band di Waters ,batteva il piede gasato,one two e gli altri lo mollavano ,qualcuno diceva quiet Jhonny ,come on ed era blues – qualcuno chiese la differenza tra suonare con Muddy e con Clapton e lui flemmatico rispose ,migliaia di dollari ,con muddy capitò anche di dover andar via di nascosto dall albergo-Ho avuto anche l onore di conoscere James Cotton al Narcao festival dove ho partecipato realizzando un sogno ,il carisma che emette è grande ,è il Blues ,con un filo di voce una potenza impressionante –
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Ciao Skydog,
grazie per i tuoi aneddoti che impreziosiscono il mio articolo!
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